mercoledì 10 dicembre 2008

Blind dates

Carissimi singles,
Quante volte vi sarà capitato di finire nella trappola degli appuntamenti organizzati dai vostri amici? Quegli appuntamenti che voi non desiderate, che preferireste sedervi in cima ad un ghiacciaio tibetano (scusate la citazione) in bikini, piuttosto che finire davanti ad una pizza con un perfetto imbecille.
La cosa che più mi fa frullare i brownies è lo SGUARDO degli amici Incatenati (ossia fidanzati-sposati-con prole) nei confronti dei loro poveri amici single. Non so come descriverlo. È un misto di pietà e un sentimento del genere “Però certo che anche tu…”, come se fosse una colpa, una scelta di espiazione e di autoflagello con tanto di cilicio.
Tutto parte da quello sguardo. Perché se ci pensate bene, a volte, sono proprio gli amici Incatenati (o Fintanzati [1]) che soffrono per i singles. Sembra che non stiano nella pelle, che vi debbano sistemare a tutti i costi, altrimenti neanche loro possono essere completamente felici.
Con Tea ci sbuzzavamo dal ridere all’idea della fantastica cena della povera Bridget Jones, a capo tavola, circondata da coppie simil-felici che la scrutano, come nel peggiore dei processi dell’Inquisizione spagnola, per capire cosa c’è che non va in lei. Beh, un problema lo dovete avere per forza se a 30 anni siete single.
Ma è vero? Per essere felici bisogna per forza stare con qualcuno? E quel famoso detto “Meglio soli che male accompagnati”? Guai! Non funziona! Se non fate coppia ci sono due soli motivi:
1. state aspettando l’Uomo Perfetto e, come si dice nel mio paese, “scarta, continua a scartare e verrai scartata”, che non è altro che la litania a cui sono condannate le trentenni libere come l’aria
2. credete di essere una donna forte e moderna che può anche vivere senza un uomo al suo fianco.
Qualunque sia il motivo per cui siete single, uomini o donne che siate, date fastidio, e per fare in modo che i vostri amici Incatenati siano completamente felici, voi dovete per forza fare coppia alle loro cene. E allora, TAC! Scatta l’Appuntamento al Buio! Appuntamento con uno che voi avete visto una mezza volta, che non vi è piaciuto, ma che non riuscite a sganciare per rispetto dei vostri CARI amici Incatenati.
E quindi si finisce davanti a quella famigerata pizza che, puntualmente, vi si pianta nello stomaco. Dall’altra parte del tavolo, Lui, il Piombo dei Piombi.
L’argomento più interessante che il Piombo dei Piombi sfoggia durante l’estenuante serata è la disposizione delle stanze a casa dei suoi. Io sbadiglio come una foca. Fino alle lacrime.
Non so che fare. Mi sento soffocare. Di solito al primo appuntamento uno cerca di vendersi bene, di risultare brillante, interessante, sexy, er mejo, insomma. Con il Piombo no, diventi Piombo anche tu, ti mimetizzi con la tovaglia e vai alla toilette ogni dieci minuti.
Morale della favola: invento mille scuse e mi dileguo appena ingurgitata la pizza.
E il Piombo che fa? Ti manda un SMS della serie: “Mi sono divertito un sacco. Spero di rivederti presto.”
Coooosa? Ma se avevo la spigliatezza e la brillantezza di uno scaldabagno!!! Booh!
Amici e amiche, non sono nessuno per dare consigli. Però, se andate ad un Appuntamento al Buio e ci tenete a non essere bollato come Piombo dei Piombi, preparatevi. Non c’è nulla di male. Voglio dire, non dobbiamo certo essere degli oratori nati, né tantomeno dei cabarettisti di Zelig. Basta pensarci al pomeriggio, prima del fatidico appuntamento. Prendete appunti, se serve.
Pensate agli argomenti che mediamente potrebbero essere interessanti o che accomunano più persone, che so io, viaggi, musica, cinema, cibo, largo alla fantasia, ma appena vi accorgete che il partner frequenta troppo spesso la toilette e non sta bevendo una tisana al finocchio, state certi che c’è un problema.
Consiglio extra per le Donne: evitate di parlare di Shopping, Diamanti e Bambini. Non vi spiego il perché, siete troppo intelligenti.
Consiglio extra per gli Uomini: al limite va bene anche lo Sport, ma non eccedete col Calcio, a meno che lei non abbia i polpacci di Del Piero…
Chia

[1] Definizione di Tea (ndr).

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